Ana è entrata in campo con due fondamentali su tre, e quello mancante era proprio il suo miglior colpo, ovvero il dritto; l'inforunio occorso alla sua mano destra non le permetteva di impugnare la racchetta e di colpire la palla con la forza necessaria,"E' stato molto frustrante. Ho avuto male per tutta la durata del match. Il dolore non mi faceva sentire così debole il braccio destro, e non riuscivo ad impugnare la racchetta dal lato del dritto. Davvero molto frustrante, mi sentivo impotente."
Addirittura ha pensato anche ad trasformarsi una giocatrice diversa:"Durante la pausa dopo il primo set, mi sono detta 'Sai che c'è, puoi ancora servire e giocare il rovescio, quindi immagina di avere un dritto orribile e prova a metterla dentro come puoi, prova a cercare la palla con il rovescio'. Per un pò ha funzionato. Ma immagino che non sia stato difficile per la mia avversaria capire cosa doveva fare. Nel terzo set ha iniziato a giocare molto di più sul mio dritto. E' stato davvero frustrande non riuscire a controllare la racchetta che tenevo in mano. Non sentivo niente. Ho provato a lottare per quello che potevo."
Ora sarà costretta a tornare in Europa per curare l'infortunio, nonostante i piani fossero quelli di volare direttamente a Pechino dal Canada. Sperando che riesca in pochi giorni a rimediare, altrimenti addio Olimpiadi...
Jelena invece procedeva spedita, non aveva ancora perso un set ed era la favorita della parte bassa del tabellone, le bastava raggiungere la finale per 'rubare' la prima posizione alla connazionale e sedersi sul trono della WTA, invece ha perso in due set dalla Cibulkova, e pensare che nel primo set conduceva 5-1, altra occasione persa.
Capitolo Nole: non è certo quello dei tempi migliori, quello che abbiamo ammirato in Australia o durante tutto la scorsa stagione sul cemento, però si sta ritrovando, e dopo aver eliminato tutti gli italiani in tabellone si appresta oggi ad affrontare il primo vero e proprio test, Ernest Gulbis, con lui sarà partita vera.
Addirittura ha pensato anche ad trasformarsi una giocatrice diversa:"Durante la pausa dopo il primo set, mi sono detta 'Sai che c'è, puoi ancora servire e giocare il rovescio, quindi immagina di avere un dritto orribile e prova a metterla dentro come puoi, prova a cercare la palla con il rovescio'. Per un pò ha funzionato. Ma immagino che non sia stato difficile per la mia avversaria capire cosa doveva fare. Nel terzo set ha iniziato a giocare molto di più sul mio dritto. E' stato davvero frustrande non riuscire a controllare la racchetta che tenevo in mano. Non sentivo niente. Ho provato a lottare per quello che potevo."
Ora sarà costretta a tornare in Europa per curare l'infortunio, nonostante i piani fossero quelli di volare direttamente a Pechino dal Canada. Sperando che riesca in pochi giorni a rimediare, altrimenti addio Olimpiadi...
Jelena invece procedeva spedita, non aveva ancora perso un set ed era la favorita della parte bassa del tabellone, le bastava raggiungere la finale per 'rubare' la prima posizione alla connazionale e sedersi sul trono della WTA, invece ha perso in due set dalla Cibulkova, e pensare che nel primo set conduceva 5-1, altra occasione persa.
Capitolo Nole: non è certo quello dei tempi migliori, quello che abbiamo ammirato in Australia o durante tutto la scorsa stagione sul cemento, però si sta ritrovando, e dopo aver eliminato tutti gli italiani in tabellone si appresta oggi ad affrontare il primo vero e proprio test, Ernest Gulbis, con lui sarà partita vera.
2 commenti:
Ma che le è successo alla mano?
Mi sono persa qualcosa?
Annap
Dieci giorni fa si è infortunata al pollice destro, infatti ha giocato con un tape, però ha fatto una risonanza e non c'è nessuna ferita o frattura, ma è solo un'infiammazione. Speriamo guarisca in fretta.
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