Continua la crisi di Ana, anzi, si fa profonda. Dopo la vittoria al Roland Garros non ne ha più fatta una giusta, inanellando una serie di figuraccie (oltre che di sconfitte).
Questa contro la Petrova è solo l’ultima di una lunga serie, Dechy, Zheng, Kvitova, Paszek, Dushevina, Coin, queste le altre partita imbarazzanti, tutte finite al terzo set (a parte quella con al Zheng), e la metà di queste perse malamente, con quintalate di errori e senza idee, senza uno schema di gioco.
Oggi si sono palesati i problemi degli utlimi tempi e forse se ne sono aggiunti altri, il dritto non è più quello di una volta, il cambio di marca di racchetta (da Wilson a Yonex) non ha giovato, e il cambio di modello proprio in questo torneo forse non è stata una grande idea perchè abituarsi in corsa ad una racchetta non è certo facile, figuriamoci per una giocatrice in difficoltà e in scarsa fiducia. Anche il rovescio è parso quello insicuro dello scorso anno, in più il famoso piano B è proprio uno sconosciuto. Poco indicativo il secondo set vinto facilmente, perchè la Petrova era virtualmente uscita dal campo, poi durante la pausa prima del terzo set è uscita davvero dal campo, la solita sosta tattica della russa, grazie alla quale si è schiarita le idee ed è rientrata in campo centrata come nel primo set. Però Ana non può perdere la concentrazione in un baleno...Ora volerà a Pechino (di nuovo e speriamo giochi questa volta), deve giocare tante partite per ritrovare ritmo, gioco e fiducia.
JJ invece demolisce la Pennetta e continua il suo buon momento di forma. Ora che gli infortuni sembrano alle spalle, sembra tornata la vecchia Jelena.
2 commenti:
Periodaccio..non credevo crollasse così dopo la vittoria di parigi.anche perché la costanza di un anno intero era dimostrazione x me di una certa solidità.non credo ancora di essermi sbagliata.però il periodo è davvero nero.per di più nemmeno fortunato perché incontrare la petrova subito non è stata cosa fortunata.cmq spero passi presto..
Questo 2008 è stata un'altalena, il problema mi pare sia tutto mentale. Le manca la fiducia nel suo colpo migliore, il dritto, quando non le entra diventa nervosa, va in confunsione e non sa più che fare. Insomma, un minimo di lucidità tattica sarebbe buona cosa!
Secondo me uno psicologo non le farebbe male, una n°1 non può avere più paura delle sue avversarie classificate molto peggio!
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