"E' stata un'altra settimana molto piena. Pensavo avessi già provato abbastanza agitazione durante gli Australian Open, ma mi sbagliavo! Giocare in Fed Cup la scorsa settimana è stata una delle esperienze più difficili della mia carriera.
Non mi ero mai trovata prima in quella situazione. Dopo Melbourne mentalmente ero stanca e avevo davvero bisogno di riposo perchè ho giocato per 4 settimane consecutive. Ma ovviamente non potevo decidere il calendario della Fed Cup, e il pensiero di giocare per il mio paese mi ha dato le motivazioni di cui avevo bisogno.
Dire che le due sfide erano diverse è dire poco: a Melbourne era molto caldo, all'aperto e i campi erano abbastanza lenti, a Budapest era indoor e la superficie era molto veloce - in realtà dovrei dire pericolosa e scivolosa - e il nostro hotel era in una area scomodissima! Inoltro cominciavamo le partite alle 10 ogni mattina, ed io ero arrivata sul posto solo martedì pomeriggio dopo 24 ore di viaggio dall'Australia.
Tu punti a vincere un torneo del Grande Slam, e penso di aver fatto quasi il massimo agli Australian Open, quindi trovavo difficile arrivare alla fine della settimana. Stavo giocando malissimo e non mi sentivo troppo bene fisicamente, alla fine abbiamo dovuto lottare per riuscirci.
Le nostre avversarie ci hanno reso la vita difficile, e non avreste pensato che noi eravamo posizionate più in alto nel ranking rispetto a loro guardando il punteggio. Questo è un buon esempio del perchè le classifiche non contanto molto durante le competizioni a squadre - tutto può succedere.
Ho ricevuto un caloroso benvenuto a Budapest e sono grata agli organizzatori per l'aiuto che mi hanno dato. Ripensandoci, è stata una settimana dura e sono orgogliosa di esserne venuta fuori con un record del 100%, non importa contro chi stavo giocando.
Giocheremo in Croazia ad Aprile. Sono sicura che sarà un'altra durissima sfida, ma sono fiduciosa di potermi preparare e giocare meglio."
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