Attenti a quei tre

Dalla Serbia con furore: Ana Ivanovic, Novak Djokovic e Jelena Jankovic...i tre giovani talenti serbi, da seguire con attenzione!

giovedì 31 gennaio 2008

Serbia batte Polonia 2-0

Ana e Jelena stanno facendo il loro dovere, le due infatti hanno sconfitto le sorelle Radwaszka (rispettivamente Ursula e Agneszka) e ora affronteranno la Romania per aggiudicarsi il loro girone e qualificarsi quindi per i play-off di Aprile, ecco alcune immagini dai match:

Ana durante suo match...





E Jelena segue dalla panchina serba...




Ora tocca a Jelena scendere in campo...





Vittoria anche per Jelena!!!



Intanto Nole si prepara ad un rientro in grande stile a Belgrado previsto per sabato...c'è da immaginarsi la folla che ci sarà ad accoglierlo, dopo il Roland Garros erano 10mila persone, figuriamoci ora dopo la vittoria...

mercoledì 30 gennaio 2008

Ana e Jelena insieme in Fed Cup

Questa settima, oltre ai quarti di finale del World Group, si svolgono anche gli incontri di Round Robin validi per poter accedere ai play-off del World Group II che si svolgeranno ad Aprile, Ana e Jelena si sono dette motivate a portare la Serbia nel World Group, anche perchè una nazione con la n°2 e la n°4 del mondo se lo merita...

La Serbia è inserita nel Group I nella zona Europa/Africa assieme a Bielorussia, Bulgaria, Danimarca, Georgia, Gran Bretagna, Ungheria, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Svezia e Svizzera; avanzano le prime due.

Ecco alcune immagini da Budapest, dove si svolgeranno gli incontri...



(appena troverò immagini di Jelena le posterò immediatamente...)

domenica 27 gennaio 2008

Ana e Nole, sempre insieme...



Ana e Nole, due amici, 20 anni entrambi, erano due bambini pieni di speranza e passione per il tennis quando insieme hanno iniziato a tenere la racchetta in mano e a giocare i primi colpi, quando sognavano di poter vincere una prova dello slam, di poter arrivare in cima alle classifiche; amici per la pelle, i genitori si frequentano, si scambiano reciproci complimenti ed escono fuori a cena, scatenando gossip inutili, a Belgrado giocavano in una piscina olimpionica svuotata e non potevano provare i colpi incrociati perchè c'era il muro, erano ragazzini quando sono scappati dalla serbia perchè la guerra non permetteva di portare avanti i loro allenamenti, si sono separati, Nole è arrivato prima in Italia e ora a Montecarlo, Ana è fuggita in svizzera dove ha trovato un manager pronto a finanziarla e a credere il lei.

Dopo alcuni anni si sono ritrovati sul circuito, più amici di prima, e ancora più forti, nel 2007 sono definitivamente esplosi, hanno raggiunto la top ten nel ranking, hanno raggiunto la prima finale slam, si sono fatti conoscere al mondo intero per il loro grande carattere, per il loro talento, Nole ha scalato le classifiche a forza di rovesci lungolinea e Ana grazie al fulminante dritto.

Siamo agli Australian Open 2008, è iniziata una nuova stagione, e anche questa è all'insegna dei due amici serbi, un sogno che diventa realtà, Ana e Nole, in finale, ancora una volta insieme, ma con destini diversi...

Ana ha perso da una giocatrice migliore in questo momento, però mi è piaciuta in quasi tutta la partita, ha giocato, ha lottato, era nervosa e ha sbagliato troppo con il dritto, e quella palla corta sul 5/4 0-30 se la ricorderà per tutta la vita, ma se l'è giocata contro la giocatrice più forte al mondo attualmente! Non riusciva a trattenere le lacrime, mi si è stretto il cuore nel vederla così, ed era comprensibile che fosse dispiaciuta e delusa, ma cavoli, una finale slam è un ottimo risultato e di sicuro avrà altre occasioni, deve riuscira a controllare di più le sue emozioni e in questo dovrebbe imparare da Maria, che nei momenti importanti è sempre impeccabile...forse dovrebbe anche ascoltare e farsi condizionare meno da quello che le dicono, le hanno fatto notare che disturbava il suo movimento di piedi e oggi non l'ha fatto, l'atteggiamento in campo è stato positivo, questa è l'Ivanovic che mi piace vedere, quella per la quale ho iniziato a tifare.

Nole ce l'ha fatta, da favorito, ad aggiudicarsi il suo primo torneo del Grande Slam, l'inizio probabile di una lunga serie per questo giovane fenomeno, oggi partito da favorito contro l'underdog Tsonga, ha tenuto testa alla tensione, ha ceduto il primo set ma è riuscito a mantenere i nervi saldi, a ritrovare il suo tennis, bravissimo a cambiare marcia sul 3 pari del secondo set, a questo punto la tensione era un lontano ricordo e Nole veleggiava verso la sua prima conquista di un major. Anche qui, ha vinto il migliore, quello più forte in tutti i reparti, Nole che aveva anche il pubblico contro (strano per la mole di serbi sugli spalti) e si è caricato ancora di più quando tutti i cori erano per Tsonga, la consapevolezza della sua forza è più forte di ogni disturbo esterno, talmente sicuro della vittoria da non essere nemmeno emozionato, è un predestinato, con un futuro radioso già segnato, è il vento del cambiamento.

In patria li accoglieranno come eroi, li attendono a braccia aperte, per festeggiare i loro fantastici ragazzi, orgoglio e riscatto della Serbia!

sabato 26 gennaio 2008

Ana's diary from Melborune - ultima parte...

Grazie a tutti per il supporto!



Sono state due settimane emozionanti, in realtà sono state più lughe, perchè sono arrivata a Sydney il 14 dicembre per prepararmi duramente al torneo. Durante questo periodo di allenamento ero motivata dalla possibilità di vincere un torneo del Grande Slam.

Ieri ho avuto delle buone opportunità, ma non sono riuscita a trovare il mio gioco, sono molto dispiaciuta di non essere riuscita a giocare il mio miglior tennis - ho servito bene ma sono rimasta schockata dal mio dritto. Ma d'altra parte, Maria ha giocato benissimo e devo dare a lei tutti i meriti.

Dopo il match ho versato un pò di lacrime, sono una persona abbastanza sensibile ed emotiva e l'esperienza delle due settimane mi ha colpito. Sarebbe stato il finale perfetto se avessi vinto, spercialmente il giorno del compleanno di mio zio, ma non è stato così.

Questa esperienza mi da ancora più motivazione per allenarmi ancora più duramente per essere sicura di fare un ulteriore passo avanti la prossima volta, mi da anche più fiducia, so che sono vicina alla vittoria di uno Slam, ora appartengo al gruppo delle top playes - solo 9 mesi fa ero n°16 del mondo, e ora sono n°2, sono orgogliosa di questo risultato, ma mi devo ancora abituare a questo!

Tutti a Melbourne sono stato così gentili con me durante le due settimane, dagli autisti ai camerieri nei ristoranti, allo staff del mio hotel e gli organizzatori del torneo, ho sentito così tanto supporto. Tutti mi hanno auturato "buona fortuna" per le mie partite e mi anno accolto così bene. Voglio ringraziali tutti.

Altra cosa importante, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto durante le mie partite, ci sono stati alcuni momenti duri sulla strada vero la finale e sono stata aiutata dal loro incredibile entusiasmo. Mi hanno aiutato in ogni vittoria, e sono stati grandi anche durante la finale.

Lascerò Melbourne oggi pomeriggio, mi piacerebbe restare qui ancora per qualche giorno e godermi la città ora che il tennis è finito, ma il turno di Fed Cup comincia mercoledì in Ungheria e devo essere li appena possibile per raggiungere la squadra e iniziare ad allenarmi per questo.

La finale del Roland Garros dello scorso anno è stata molto deludente per me, ma penso di aver recuperato abbastanza bene dopotutto. Non mi ci sono soffermata troppo su e poche settimane dopo sono riuscita a raggiungere un buon successo a Wimbledon. Di sicuro sarà difficile non pensare alla finale, almeno non a quella terribile palla corta che ho giocato sul 5-4 0-30, ma è davvero una benedizione che io abbia già una nuova, immediata sfida.

Nella mia conferenza dopo il match mi è stato chiesto se ho sofferto di nervi, come nella finale di Parigi. Non credo che i nervi abbiano giocano un ruolo importante, credo di aver imparato da quella esperienza e sono riuscita a fermarmi prima di agitarmi troppo. Diversamente dal Roland Garros, non ho mai pensato "Oh mio Dio, posso vincere un torneo dello Slam!" ero concentrata sull'obiettivo della vittoria del match, ma non sono riuscita ad esprimermi come avrei voluto.

Mi mancherà Melbourne, amo questa città, è così diverso dagli altri posti che ho visitato, da l'idea di pulizia e sicurezza. Ora mi sento sia felice che un pò triste, ma tra poco mi guarderò indietro con il 100% delle emozioni posivive.

Non vedo già l'ora di tornare il prossimo anno.

venerdì 25 gennaio 2008

Ana's diary from Melborune - parte 11

Una buona rimonta

Che partita! Ho compiuto alcune buone rimonte nella mia carriera e questa è stata una delle migliori. Ho fatto una partenza terribile, ma è stata più Daniela a giocare benissimo piuttosto che una mia brutta prestazione.

Quando sono stata sotto 6/0 - 2/0 è stato imbarazzante, stava giocando un grande tennis e sembrava che a me non funzionasse niente. Penso di essere una buona combattente, rimango attaccata alla partita e il mio servizio mi aiuta. So che più tempo resto in partita e più possibilità ho che il livello dell'avversaria si abbassi. D'altra parte, sono riuscita a restare concentrata più a lungo nel secondo set e la mia forma è migliorata.

In una situazione come quella l'energia mentale diventa importante come quella fisica. Erano passate solo 24 ore dalla mia vittoria contro Venus, ed mi ero agitata molto durante quella partita. Avrei preferito avere un giorno per recuperare, per calmarmi e ricaricarmi, ma ovviamente ho dovuto giocare un altro importante match.

Lo scorso anno ho fatto alcune buone rimonte contro Vaidisova, Jankovic e anche Hantychova. La cosa più importante quando sei in svantaggio - e sembra ovvio - è solo pensare positivo e dimenticarti del punteggio. Non mi sono fatta prendere dal panico e pensavo "Devo breakare ora". Ho giocato punto per punto e ha funzionato.

Il support che ho ricevuto dagli spettatori allo stagio durante il match di ieri è stato il migliore che abbia mai avuto. Senza il loro tifo e l'energia che mi hanno dato non penso che sarei riuscita a recuperare e tornare in partita. Ho anche ricevuto molti sms che si congratulavano con me per la vittoria, e così tanti messaggi sul mio sito. Voglio ringraziare tutti per la loro gentilezza.

Da quando ero bambina, allenandomi a Belgrado con il mio vecchio coach Dejan Vranes, sognavo di avere un'occasione come quella di domani, di raggiungere la possibilità di giocare una finale di uno slam. Mi chiedono molto riguardo i miei allenamenti di quando ero più piccola, perchè è una storia un pò inusuale: mi allenavo in una piscina vuota, guardando indietro, è difficile immaginare di averlo fatto.

Ma a quel tempo non potevamo fare diversamente, c'erano così pochi campi in città, e questo era vicino a casa mia. Mi sono divertita a giocare così tanto a tennis, non ho mai pensato che quelle attrezzature fossero pessime.

Dejan è probabilmente il coach più importante che io abbia mai avuto, mi ha insegnato le basi del tennis e vedeva quanto amassi il gioco e mi ha aiutato a svilupparlo nel giusto modo. Per me, il tennis è sempre stata una cosa divertente che non vedevo l'ora di fare - era il momento più divertente della giornata - e penso che questa sia una delle ragioni per le quali sono riuscita ad avere successo.

Dejan è un ragazzo molto divertente, scherzavamo sempre: lui cercava sempre di spaventarmi! Sapeva che ero abbastanza emotiva e a volte faceva di tutto per spaventarmi. Mi ricordo che una volta, avevo circa 12 anni, scavalcò la recinzione del campo e si arrampitò ai lampioni, quando arrivai al campo saltò giù per spaventarmi. Ero in ritardo per l'allenamento, quindi ha dovuto aspettare un pò - mi ha detto che le sue gambe stava per perder le gambe! Abbiamo avuto un bel rapporto e siamo ancora buoni amici.

Sin da molto picco ho sempre avuto una grande ambizione, sono sempre stata una persona molto competitiva, persino da bambina, e ovviamente ha aiutato.

Oggi farò il meno possibile! Mi allenerò verso l'ora di pranzo, durante il quale il mio allenatore Sven Groenefeld e io parleremo della tattica per la partita di domani. Oavviamente è una finale, quindi è un match importantissimo, ma allo stesso tempo ho già giocato contro Maria 4 volte quindi conosco abbastanza il suo gioco.

L'allenamento sarà abbastanza leggero, perchè devo manterenere quante più energie mentali possibili e non concentrarmi troppo sulle altre attività. Sono una persona abbastanza emotiva, sto ancora imparando a convivere con tutte queste situazioni.

Non ho affrontato molto bene la mia prima finale di un Grande Slam, ma sono fiduciosa di poter usare quella esperienza a mio vantaggio domani.

giovedì 24 gennaio 2008

Ana's diary from Melborune - parte 11

Che bella sensazione!

Ieri è stato uno dei giorni più belli della mia carriera. Sapevo che sarebbe stata estremamente dura contro una grande campionessa come Venus, ma sapevo di avere buone possibilità. Anche pensando che non l'avevo mai battuta, credevo in me stessa e ovviamente è stata una sensazione fantastica riuscire a farcela.


Ho parlato molto di come la folla mi ha aiutato in questa settimana. Quando cammino sul campo e respiro questa atmosfera nello stadio mi viene la pelle d'oca. C'è così tanta energia, e ti da molta adrenalina. Nel passato non ero abituata a questo in effetti, perchè ero agitata e a volte andavo fuori giri. Ma ora sono abituata e posso usare questa energia positiva a mio vantaggio.

Nonostante il supporto della folla sia spesso una parte importante nel proseguo del torneo, non guardo mai l'intero stadio durante il mio match - guardo a volte solo il mio team. Se tornassi indietro e vedessi tutte le persone che guardano la partita, avrei perso la concetrazione. Solo quando il match è finito posso godermi il momento, e guardare direttamente la folla.

A volte guardo i replay nel grande schermo: può aiutare vedermi mentre mi muovo - a volte noto che faccio degli errori nei movimenti, così posso lavorarci sopra nel gioco successivo.

Dopo un match memorabile come quello di ieri ogni membro del mio team mi ha chiesto di un punto specifico: "Ricordi la stop volley di rovescio sul 3-3?", ""E che ne dici del dritto che hai tirato nel secondo set?" Non mi ricordo niente di tutto questo! Mi sto solo godendo il tennis, l'eccitazione della competizione, e nonostante non mi ricordi di questi punti, almeno se non ci penso seriamente.

Non ho mai riguardato le mie partite ma ho cominciato a farlo qualche volta lo scorso anno, per vedere quello che facevo bene e dove avevo bisogno di lavorare su. Ma non c'era tempo di riguardare il match di ieri - devo giocare un'importante semifinale oggi pomeriggio.

La scorsa notte ho prenotato la cena in camera e ho guardato Federer. Lui è il mio giocatore preferito da guardare: possiamo tutti imparare molto da lui. Capisco che è l'unico giocatore che si adatta a qualsiasi racchetta e superficie. Personalmente, sono l'opposto: non aono molto brava nel descrivere le condizioni del campo, non sono particolarmente ferrata sulla tensione delle corde, ecc...

Non sono nemmeno la migliore ad analizzare i match: prima del match contro Venus pensavo che il servizio sarebbe stato uno dei fattori chiave, ma mi sono sbagliata, ci siamo breakate a vincenda così tante volte, specialmente all'inizio del match.

Ho avuto alcune partite al cardiopalma durante la mia breve carriera, la partita di ieri è stata una delle migliori; ma non sono sicura di poterla indicare come la mia vittoria più bella: ricordo davvero con piacere la partita contro Martina Hingis nella finale di Montreal due anni fa.

I’ve had some thrilling matches in my short career. Yesterday’s was one of the best. I’m not sure I would call it my best ever win though: I’m really pleased with how I played against Martina Hingis in the Montreal final two years ago.

Nella mia conferenza stampa un giornalista mi ha chiesto se avessi il fidanzato. Mi fanno spesso questa domanda, la risposta attualmente è no, a causa del mio lavoro, è difficile incotrare un ragazzo in un contesto romantico. Non sono mai nello stesso posto per più di due o tre settimane, e ovviamente questo non aiuta.

Un giornalista automaticamente ha pensato che io sia troppo concentrata sul tennis e che non abbia tempo per un fidanzato ma non è questo il caso, sono felice di essere single ora, ma sono sicura che se incotrassi il ragazzo giusto, e lui provasse le stesse cose per me, la cosa potrebbe funzionare.

mercoledì 23 gennaio 2008

Ana's diary from Melborune - parte 10

Preaparazione di un match

Sono contenta di giocare oggi pomeriggio, alzarmi presto lunedì è stato uno sforzo enorme. Avevo sonno dopo il match, ed ero a corto di energie dopo solo un'ora di gioco.

Come ti prepari per una partita è estremamente importante. Ho sentito gendte dire "Batterà la sua avversaria facilmente" o "la sua classifica è troppo superiore, l'altra ragazza non ha possibilità" ma queste affermazioni non sono vere - tutto può succedere. Se preparo in maniera appropriata una partita allora sono fiduciosa di poter battere molte giocatrici. Ma se fossi appena scesa dal letto e fossi andata dritta sul campo per la partita, allora avre poche possibilità.

Questo mi è davvero successo una volta da junior. La mia sveglia non ha suonato e mi sono svegliata appena cinque minuti prima che arrivasse la macchina del torneo a prendermi. Dovevo giocare contro una che pensavo di battere, ma ero frastornata, giocai malissimo e persi.

Alzarsi di buon ora è ovviamente la cosa più importante, così ti puoi rilassare e incominciare la tua routine - mangiare, fare stretching, scaldarti e pianificare la tattica - in tempo. Per un match pomeridiano in un Grande Slam, come sarà oggi, mi sveglio non più tardi delle 8, perchè parte della mia preparazione è allenarmi sullo stesso campo dove giocherò la mia partita. L'ultimo orario possibile per allenarsi sulla Rod Laver Arena è all 10, quindi mi devo svegliare due ore prima, e assicurarmi di fare colazione entro le 9.

Qualche volta ho problemi a dormire se ho giocato una partita quel giorno - o per l'eccitazione, o per qualche dolore muscolare. A volte anche la notte prima di un big match, per la tensione e l'agitazione.

L'idratazione è ovviamene essenziale per questo caldo, e io comincio il processo il giorno prima di una partita bevendo 2 o tre litri di acqua nel pomeriggio e alla sera, prima della partita ne bevo un altro litro e mezzo.

La mia colazione di solito consiste in muesli col miele, frutta fresca e aranciata. Il cibo peggiore è il fritto - lo evito totalmente. A volte devo mangiare anche se non ho fame, perchè so che avrò bisogno di energie durante le partite.

I miei genitori si preoccupano più di me per queste cose, dicono sempre "Assicurati di mangiare abbastanza prima di una partita". I miei famigliari sono i miei più grandi fan: mia mamma è qui con me, mio fratello e mio babbo sono a casa a Belgrado, che guardano le mie partite in pigiama nel mezzo della notte!

Ho sempre stata quella che spingeva i miei genitori per portarmi agli allenamenti quando ero una bambina, per farmi giocare a tennis il più possibile. Loro sono molto propensi per l'istruzione, ma vedevano quanto amassi lo sport e hanno fatto tutto il possibile per aiutarmi. Gli devo molto per questo, mi ricordo che durante la guerra in Serbia, il petrolio era razionato, quindi non potevano portarmi in macchina agli allenamenti, così mio padre e io ci andavamo in bicicletta - si portava il mio borsone sulle spalle.

A Belgrado in questi giorni è pazza per il tennis, ed è bellissimo vederlo. Quando vado a trovare la mia famiglia vedo i bambini che camminano per strada con le racchette. Il pubblico è estremamente entusiasta e fa il tifo per i propri giocatori.

Saranno circa le 3 del mattino a Belgrado ma sono sicura che la mia famiglia guarderà la mia partita contro Venus. Non ho un buon record contro di lei e ho perso da lei negli ultimi due tornei dello slam lo scorso anno. Ma penso che questa nuova superficie, che è più lenta rispetto agli altri campi veloci, mi da una una maggiore possibilità.

martedì 22 gennaio 2008

Ana's diary from Melborune - parte 9

Interviste



L'energia nello stadio durante la mia vittoria contro la Wozniacki ieri era fantastica. Spesso durante le partite che iniziano al mattino la folla non è molta e non è molto rumorosa - come me al mattino, probabilmente stanno ancora dormeno - ma questa volta è stato diverso.

Come era già successo nel miei match precedenti, hanno creato una bellissima atmosfera. Giocare davanti a questa folla è molto divertente per me. Sono sicura che sarà un'altra esperienza speciale contro Venus domani. Sperando che mi aiutino a batterla per la prima volta.

Come sempre, dopo aver fatto stretching e aver fatto la doccia dopo la partita, ho fatto una serie di interviste: la conferenza stampa in inglese e in serbo poi un pò di interviste singole. Il tennis ha un sistema di interviste post-match molto rigido, infatti vengono a cercarti se non ti presenti alla conferenza stampa, è una parte della routine della partite a cui ti abitui velocemente.

Mi piace sentire domanda nuove e interessanti, le interviste sono ovviamente una parte molto importante del nostro lavoro, ma se parliamo solo di dritti e rovesci tutto il tempo, diventa un pò noioso.

Ho avuto una piccola esperienza come intervistatrice: sono stata reporter per una notte agli Us Open lo scorso anno per una festa organizzata da uno sponsor. Ho intervistato Venus - divertente il fatto che la volta dopo l'ho incontrata sul campo al quarto turno dieci giorni più tardi - Roger Federer, Max Myrnyi e Novak Djokovic. Ero molto nervosa e mi ha fatto capire che non è così facile come sembra.

E' stata un'esperienza bizzarra per molti motivi: non avevo mai parlato prima in quel modo ai giocatori, mi sono anche dovuta preparare, perchè la cosa peggiore che potesse succedere sarebbe stata esaurire le domande.

Una delle domande che mi chiedono più spesso è "Cosa avresti fatto se non fossi diventata una giocatrice di tennis?" E' interessante pensarci, ma è una pura speculazione, perchè ero determinata a diverntare una professionista fin da piccola. La risposta, a proposito, è qualcosa che riguardi le lingue straniere o un ruolo nel mondo degli affari.

Una domanda legata alla precedente è "Cosa farai dopo il tennis?" Ancora, non ci ho mai pensato seriamente. Sono ancora molto giovane e mi sto solo godendo il momento. Sento che è solo l'inizio della mia carriera, quindi è troppo presto pensare alla fine.

Come finirà la mia carriera, chi lo sa? Ho certamente sentito alcune storie di ritiri divertenti. Una di queste riguarda un agente che conosco, che era un giocatore professionista. Stava giocando un torneo sulla terra battuta quando il suo avversario ha avuto problemi ad un piede, si tolse la scarpa e giocò con un piede scalzo! Perse quella partite, e dopo questo disse "Se posso perdere da un giocatore senza una scarpa, c'è qualcosa che non va. Io lascio!"

Poi c'è un commentatore che era un professionista. Stava giocando un torneo quando aveva circa 21 anni e decise di ritirarsi nel bel mezzo di una partita! Decise che ne aveva abbastanza, quindi andò verso la rete e disse al suo avversario che era finito.

Io sono ancora in questo torneo. Sono riuscita ad evitare di guardare il tabellone fino a sabato, ed è andata piuttosto bene. Sono lieta di poter avere la possibilità di giocare ancora contro Venus - mi alleno per avere l'opportunità di giocare contro le giocatrici più forti, se non sicura che sarà una grande occasione.

lunedì 21 gennaio 2008

Ana's diary from Melborune - parte 8

Sto guardando molto più tennis del normale qui, normalmente non guardo molte partite, e quando lo faccio sono match maschili, ma durante questo torneo ho preso l'abitudine di guardare tennis appena prima di andare a dormire.

Ovviamente il tennis è la mia vita e a questo mi dedico molto, ma quando ho del tempo libero preferisco fare altro, ed è per questo che non ne guardo molto. Ma se è un big match allora ci guardo, per esempio, la scorsa settimana ho visto Sharapova-Davenport.

Non ho visto molte partite delle top player, quindi non posso darvi una mia opinione di come stiano giocando al momento, ma ho giocato contro di loro precedentemente e posso spiegarvi cosa le rende così forti.

Justine Henin
Justine non ha davvero nessuna debolezza. Copre benissimo il campo ed è estremamente solida. Questo significa che tu sei costantemente sotto pressione, e sai che devi giocare il tuo miglior tennis anche solo per stare in partita. Ci ho giocato contro 4 volte, abbiamo giocato una partita molto lottata a Varsavia tre anni fa, poi nella finale del Roland Garros lo scorso anni mi ha battuto facilmente, a Madrid qualche mese più tardi è stata più combattuta, poi a Sydney due settimane fa ho perso 6-4 al terzo set. Sento che mi sto avvicinando a lei per poterla battere, ma per fare questo devo prendere l'iniziativa e provare a concludere i punti a rete o in mezzo al campo.

Venus Williams
Non ho mai giocato contro nessuna che copre il campo bene come Venus, le sue qualità di recupero sono fantastiche - colpi che con altre giocatrici sarebbero vincenti con lei tornano indietro e sono pericolose. Ho perso contro di lei a Wimbledon e agli Us Open lo scorso anno, serviva estremamente bene, per questo era molto difficile da breakare. Anche con lei, devi giocare in maniera solida per batterla, rimanere nello scambio il più tempo possibile. La volta che sono andata più vicina a batterla è stato quando abbiamo giocato la prima volta, quando avevo 16 anni, ho sprecato 6 set point quel giorno!

Maria Sharapova
Maria ed io abbiamo giocato contro 4 volte e siamo 2-2. Il suo servizio è una parte molto importante del suo gioco, e quando funziona bene il resto del suo gioco diventa molto forte. Al Roland Garros lo scorso anno sono riuscita a batterla facendola correre - gli spostamente non sono il suo punto di forza. Mi ha battuto a Madrido lo scorso anno aggredendomi dal primo colpo dello scambio e mettendomi pressione sul servizio. Ha giocato un grande match quel giorno.

Serena Williams
Ho giocato contro Serena solo una volta, agli Us Open due anni fa. Non ho giocato bene quel giorno e ho perso in due set. Come Venus, Sharapova e anche Nicole Vaidisova, lei ti mette molta pressione sin dal primo compo, perchè è molto potente.

Daniela Hantuchova
Daniela ed io ci siamo allenate assieme molte volte ma era da un pò di tempo che non giocavamo contro in un match, in Olanda lo scorso anno mi ha battuto facilmente, ma ho avuto la mia rivincita nella finale del Lussemburgo, poi l'ho battuta ancora a Madrid. Come la Sharapova, lei ha colpi molto piatti, devi essere paziente prima di giocare i vincenti.

Oggi giocherà contro Caroline Wozniacki nel quarto turno. Non abbiamo mai giocato una partita prima, ma mi sono allenata con le ad Hong Kong tre settimane fa, colpisce la palla molto forte e non ti lascia molto tempo. E' giovane e non ha niente da perdere, sarà molto dura.

domenica 20 gennaio 2008

Ana diary's from Melborune - parte 7

Il coach in campo

Ci sono stati molti cambiamenti nel tennis negli ultimi anni. Il più importante è probabilmente l'occhio di falco, poi c'è l'abolizione dei vantaggi nel doppio, il super tiebreak e il coach in campo, io non sono d'accordo con l'ultima innovazione.

Quando è stato introdotto nel circuito WTA lo scorso anno ci è stato detto che serviva per creare più divertimento per i fans. Io sono a favore di ogni cosa che faccia aumentare il divertimento dei fan perchè, ovviamente, è per loro che noi giochiamo a tennis.

Ma chiunque pensi a questa iniziativa sembra che non abbia davvero una buona opinione al riguardo. Sono sicura che sia una cosa interessante per gli spettatori assistere al diagolo tra un giocatore e il coach, ma gli spettatori televisivi non lo vedono nemmeno durante le partite in diretta, perchè ogni rete manda in onda uno spot durante i cambi di campo. Nemmeno gli spettatori allo stadio vedono o sentono il diagolo, quindi mi domando chi effettivamente ne usufruisce.

Certo, le persone possono guardare le repliche e vedere quello che è stato detto, ma penso che la maggior parte delle persone che guardano le repliche siano appassionati - quindi, questo va contro la l'idea di "attrarre più fans verso il gioco".

Ma la ragione principale per la quale sono contro questo esperimento è perchè è presente solo nel WTA Tour e non possiamo usarlo nei tornei del Grande Slam. Senza mancare di rispetto per gli altri tornei, come giocatrice sono i tornei dello Slam quelli per i quali ti alleni e che cerchi di vincere. Se non possiamo usare qualcosa nel Grande Slam allora non penso adrebbe usata nel circuito WTA.

La WTA ha chiesto a me, e a altre giocatrici, la nostra opinione, e la maggior parte di noi si è espressa in maniera negativa.

E' una strana situazione, perchè sono contro al concetto, ma allo stesso tempo so che potrebbe aiutarmi. Non voglio sembrare ipocrita nell'usarlo anche se non sono d'accordo, ma sarebbe stupido non farne uso quando potri beneficiarne.

Mi ha aiutato a Sydney la scorsa settimana in due partite. Ero un pò nel panico, e avere il mio coach Sven sul campo mi ha davvero aiutato a rilassarmi e ragionare in modo chiaro sulla mia tattica. Ho vinto il set in entrambe le occasioni.

Ma non posso usarlo qui, se avessi perso il primo set con la Cirstea nel primo turno martedì probabilmente l'avrei usato, se fosse stato possibile. Il mio punto di vista è che non possiamo diventare dipendenti da qualcosa che non possiamo usare negli avvenimenti più importanti.
Penso anche che il tennis debba rimanere uno sport individuale, senza aiuto esterno. Sempre per continuare l'esprimento il WTA Tour ha detto che terrà un atteggiamento più rigido rispetto alla politica del coaching dalle tribune durante le partite - ci crederò quando l'avrò visto.

Fortunatamente non ho avuto bisogno di aiuto esterno contro la Srebotnik ieri. Sono molto contenta della mia prestazione, sento che la qualità del mio gioco è stata alta, e le statistiche lo suggeriscono. E' abbastanza inusuale vedere in un match femminile entrambe le giocatrici usare lo slice: lei lo ha alternato molto bene e mi ha messo in difficoltà.

Vincere il mio terzo match consecutivo senza perdere set mi da fiducia e ho raggiunto il mio obiettivo di raggiungere la seconda settimana per la prima volta. Ogni cosa sta andando bene, mi sto divertando molto. Il supporto che ho ricevuto questa settimana è stato incredibile e non voglio che finisca.

venerdì 18 gennaio 2008

Ana diary's from Melborune - parte 6

Giorni di riposo



Odio dover infrangere i vostri sogni, ma posso rivelarvi che essere una tennista professionista non è così bello come sembra. Sono estremamente fortunata a fare quello che amo e mi godo i molti benefici fuori dal campo, ma per me la cosa più divertente è la competizione.

Se guardate nella guida della WTA, o in quella dell'ATP, vedrete che la maggior parte dei giocatori indicano "shopping", "ascoltare musica" e "guardare DVD" il loro interessi - è piuttosto noioso, lo so, ma è la verità. Il lavoro che faccio sul campo è molto intenso e stancante. Poi ci sono i doveri fuori dal campo come promozioni e interviste. Provo a dedicarmi completamente a queste attività, e per questo mi cerco di rilassarmi più che posso durante i miei giorni di riposo, come ieri.

Mi sono allenata a mezzogiorno, ho pranzato e sono tornata di corsa al mio hotel, mi sono rilassata guardando Prison Break e la partita tra Nadal e Simon. Faccio davvero una bella vita, eh?

Non è solo un bisogno fisico di riposo per essere in buona forma nei miei match; le energie mentali rischieste per una partita di tre set sono tantissime. Ammetto che occasionalmente la mia attenzione può vagare, ma non succede molto spesso, ma quando accade io cerco di ritrovare la concentrazione. Una situazione come una partita è molto intensa, e tu devi concentrarti completamente su quello che stai facendo, anche durante i cambi di campo.

Ognio giocatore è diverso e deve trovare i propri trucchi per concentrarsi al meglio. Io penso al lavoro dei miei piedi - giro attorno alla palla o colpisco in maniera diretta - e mi chiedo "sto vedendo la palla abbastanza da vicino?" Ovviamente questo porta via molto dal punto di vista mentale, e dopo un duro match in tre set qualche volta mi sento completamente svuotata.

Lo shopping è una delle mie cose preferite, ma devo sempre riservarlo a dopo il torneo. Come tutte le donne sanno, hai bisogno di molte energie per un adeguato giro di ascquisti, e non posso permettermi di sprecarle mentre sono ancora impengata nel torneo.

Persino qualcosa come una visita turistica può dispendioso, quindi rimando anche questo a dopo il torneo. Tento di fare qualcosa di divertente nel giorno di riposo, ma fondamentalmente sono qui per provare a vincere il torneo e farò tutto il possibile per massimizzare le mie opportunità.

Allo Us Open a New York lo scorso anno la mia attività preferita nei giorni in cui non giocavo era visitare le librerie. Mi rilassavo con un caffè e un libro la maggior parte dei pomeriggi. Durante il periodo di pausa sono riuscita a fare qualcosa di divertente, per esempio ho assistito alla prima di un film, sono andata a vedere una partita di calcio a Londra, e ho fatto una bella festa di compleanno a Belgrado.

Ovviamente, se giocassi il doppio avrei meno tempo per recuperare e riposarmi tra un match e l'altro in singolare. Ecco perchè ho smesso di giocarli. Mi divertivo molto, e sono ancora molto tentata dal giocarli, ma questo significherebbe non avere giorni di riposo, e spesso sei costretto a giocare due partite in un giorno.

La maggior parte dei top player prendo il doppio meno seriamente. Lo vedono come qualcosa di divertente, un modo carino per distogliersi dal singolare. Persino il decidere con chi giocare è abbastanza informale: spesso ricevi un sms da un giocatore qualche settimana prima del torneo, che ti chiede se vorresti giocare il doppio con lui. Il circuito ha persino online una lista dove tu puoi segnarti se stai cercando un compagno per il doppio.

Ho saltato la quinta parte dal momento che era la presentazione del suo staff, già postata precedentemente e in dettaglio!

mercoledì 16 gennaio 2008

Ana diary's from Melborune - parte 4

Coinvolgimenti della folla

Sono riamsta shockata quando ho sentito dei disordini durante il match Gonzalez-Economidis. Fa paura pensare che cose del genere possano succedere durante una partita del Grande Slam, nel tennis non siamo abituati a questo tipo di cose. Ho sentito che Gonzalez ha detto che i cori non erano nemmeno così offensivi, così sembra che ci sia stata una reazione esagerata. Spero davvero che questo incidente non lasci ombre sulla bella partenza del torneo, ci sono già state partite molto emozionanti.

Ovviamente non sono in possesso di tutte le informazioni, quindi non voglio parlare troppo dell'accaduto, ma devo dire che rimarrei inorridita se questo dovesse succedere durante uno dei miei match, non mi è mai successo niente di simile. L'unico episodio che potrebbe essere lontanamente paragonato è stato quando ho giocato contro Amelie Mauresmo agli open di Francia tre anni fa e il match è stato interrotto per qualche minuto dato che la folla era in piedi e mi incitava.

Sono fortunata ad aver ricevuto così un incredibile supporto da tifosi molto entusiasti, i tifosi Serbi non sono da meno, sono estremamente appassionati e rumorosi. Il tennis è relativamente nuovo per il mio paese, e stanno ancora imparando il comportamento corretto da tenere - per molti di loro è come seguire una partita di calcio! La cosa più importante è che rispettino gli avversari e non urlino durante il loro servizio: in passato è successo ed è stato un pò imbarazzante per me.

Ma anche se si comportano bene, sono contenta di sentire incitamenti durante le mie partite, mi aiuta decisamente: questo mi da energie e motivazioni in più. Un ottimo esempio dell'aiuto del pubblico è stato quando ho giocato contro Virginie Razzano la scorsa settimana a Sydney, ero sotto 5 a 2 nel set decisivo ma gli spettatori hanno continuato ad incitarmi e questo mi ha convinto ancora di più che potevo ritornare in partita, ho rimontato e ho vinto il set 7-5.

Alcuni giocatori sono così concentrati che non sentono quello che viene detto fuori dal campo, personalmente, io sento tutto quello che urlano. A volte senti delle cose divertenti e inusuali: a Sydney durante una partita mi hanno chiesto per quale squadra di calcio faccio il tifo! Ho ricevuto anche alcune proposte di matrimonio in passato, so che non dovrei ascoltare, ma è difficile non sorridere quando senti cose del genere.

I tifosi di tennis australiani sono tra i più entusiasti che io abbia mai incontrato, specialmente i serbo-australiani. Mentre stavo uscendo dal campo martedì qualcuno mi ha chiesto la visiera, così io gliel'ho lanciata e poi ho firmato più autografi possibili. Spero non vadano su eBay!

Ho ricevuto alcune rischieste di autografi davvero particolare in passato: un ragazzo mi ha chiesto di firmargli lo stomaco, un altro i boxer! E' stato un pò imbarazzante da fare, ma ho pensato "perchè no?", ho toccato il fondo agli Us Open lo scorso anno quando un ragazzo mi ha chiesto di firmargli la fronte, mi sono sentita male per lui - non volevo che se ne andasse in giro con una firma sulla testa! Le nostre giornate durante i tornei possono essere abbastanza rigide, quindi è divertente quando succede qualcosa di diverso - entro la ragione ovviamente!

Questa notte giocherò sulla Rod Laver Arena. Sono molto eccitata di giocare il mio primo match in sessione serala di un Grande Slam. Mi sono allenata sulla RLA domenica ma le condizioni erano motlo differenti rispetto a quelle che mi aspettano stasera, perchè il tetto era chiuso.

Non ho avuto l'opportunità di giocare molte partite di sera durante la mia carriera, ma mi piacciono molto. Prima di tutto mi permette di dormire quanto voglio - amo dormire per 9 o 10 ore - secondo sono partite molto più emozionanti. E' difficile spiegare esattamente il perchè, ma l'atmosfera è spesso migliore.

Questo richiederà qualche cambiamento alla mia routine quotidiana, posso persino fare un pisolino pomeridiano, probabilmente mangerò un pasto leggero intorno alle 5 di pomeriggio. Parlerò con il mio coach, Sven Groenefeld, rugurado l'incordatura della mia racchetta con una tensione differente a causa della temperatura più fresca.

martedì 15 gennaio 2008

Ana diary's from Melborune - parte 3

Il primo match



Dicono che quello che non ti uccide di fortifica, ed è decisamente vero per il match di ieri, non ho giocato bene, ma ho raggiunto il secondo turno, e questa è la cosa più importante.

La mia avversaria, Sorana Cirstea, ha giocato un tennis molto buono, io non ho sfruttato subito le mie opportunità e mi sono messa sotto pressione. Ero titubante, e avrei potuto benissimo perdere il primo set, nel secondo ho giocato melgio, e sono molto contenta di essere riuscita a vincere in due set.

Circa a metà del secondo set l'occhio di falco ha smesso di funzionare, ho una relazione mista con questa teconologia, quando è arrivato per la prima volta, a Miami due anni fa, io ero contro; non mi piaceva l'aggiunta di un elemento sconosciuto: durante i miei match voglio concentrarmi solo sul mio gioco, non voglio dover pensare "dovre chiedere il challenge qui? Se sbaglio potrei non averne più."

Tuttavia, mi sono abituata presto e sono diventata una sua grande fan - se ci può assicurare chiamate sulle linee più accurate sono decisamente a favore. Ma dopo ieri non mi sento più tanto positiva nei suoi confronti. E' ragionevole aspettarsi che la tecnologia funzioni correttamente, quindi quando fallisce è come se rompesse la tua concentrazione. La mia avversaria mi stava già causando abbastanza problemi senza che mi preoccupassi se il dispositivo funzionasse o no.

E' la legge di Murphy, appena dopo la rottura della macchina volevo chiedere almeno altri due interventi dell'occhio di falco, ma non ho potuto ed è stato frustrante.

Un lato positivo è che mi sono potuta concentrare totalmente sul match. La mia attenzione è generalmente abbastanza buona, ma occasionalmente la mia mente vaga durante i match. Nel passato ho avuto dei pensieri su cose del tipo cosa farò più tardi, o qualcosa di divertente che qualcuno mi ha detto prima. Una volta ho persino pensato al mio discorso sulla vittoria durante una finale.

Ho sempre una canzone che mi suona in testa durante una partita, può essere fastidioso perchè non riesco a togliermela dalla testa, oggi la canzone era Wake Up Call dei Maroon 5.

Sono forse una delle giocatrici più superstiziose, evito di camminare sulle linee del campo, perchè credo che mi porti fortuna, di solito usavo far rimbalzare una sola volta la pallina prima del servizio, ma in qualche modo ho perso l'abitudine la scorsa estate, ora faccio rimbalzare la pallina esattamente 4 volte.

I rituali sono un'altra parte importante della mia vita durante i tornei, duralte il Roland Garros lo scorso anno ho centato ogni sera nello stesso ristorante, e a Wimbledon sono stata a casa ogni sera e ognuno ha cucinato per se. Qui, vado sempre nello stesso posto per il succo di frutta ogni mattina.

I rituali sono chiaramente importanti a livello psicologico, perchè creano familiarità. Sono fuori casa per il 90% dell'anno, quindi mi mancano le comodità che amo quando sono a casa. Perciò è carino avere dei riti che ti aiutano a ritrovare questa familiarità.

Forse non è stata una grande prestazione ieri, ma almeno ho vinto, quindi tornerò al bar del succo di frutta domani mattina.

Ana diary's from Melborune - parte 2

Dentro gli spogliatoi



Gossip. Tutti lo amano, e il mondo del tennis non è differente. I corridoi del Melbourne Park, e tutti gli altri tornei, sono pieni di persone che si dicono le ultime indiscrezioni, specialmente quando non ci si vede per molto tempo. Chi sta uscendo con chi, chi dice cose carine su chi, chi ha i muscoli raddoppiati...

Per il miglior gossip, il ristorante dei giocatori è il miglior posto, la maggior parte dei gossip è probabilmente falsa, e la cosa divertente è che i media sembrano esserne all'oscuro - riescono a scoprire storie vecchie di mesi.

Mi piace anche che occasionalmente si faccia gossip su di me, sarei un'ipocrita se mi lamentassi quando scrivono storie su di me, provo ad avere senso dell'umorismo al riguardo, credo di essere ancora giovane ed è tutto nuovo per me. E' difficile descrivere come ci si sente quando si legge una notizia su di te e su un giocatore che conosci appena, che sostiene che vi frequentate, devi solo riderci sopra e non prenderla troppo seriamente.

I più grandi pettegoli sono gli allenatori e gli agenti, i giocatori non spettegolano nemmeno la metà di loro, almeno non per la mia esperienza. Non è un segreto che il mondo del tennis non è tra i posti più amichevoli, con molta rivalità, ma l'atmosfera negli spogliatoi delle ragazze è davvero abbastanza piacevole; naturalmente ci sono giocatrici che tengono la testa bassa e evitano lo sguardo con chiunque e non dicono mai "ciao", ma c'è sempre qualcuno con cui puoi parlare.

Spesso parlo con la mia avversaria prima della partita, non di tennis ma di cose personali come i nostri viaggi o i nostri interessi, i giocatori sono sempre molto tempestivi nel congratularsi con qualcuno quando lo vedono per la prima volta dopo che ha vinto un torneo, e questo è ovviamente molto carino.

Il maggior personaggio nello spogliatoio femminile è Svetlana Kuznetsova - sai sempre che c'è lei quando senti la musica dance ad alto volume. Siamo amiche, anche con Daniela Hantuchova, io e lei recitiamo sempre scene da programmi TV quando ci incontriamo.

Ieri lo spogliatoio era estremamente affollato, perchè c'erano tante partite che dovevano essere giocate. Io ho fatto solo una sessione di allenamento, quindi non ho trascorso molto tempo la dentro.

L'ambiente qui non è molto spazioso. La stanza è a forma di U, con gli armadietti adiacenti a tre pareti, ci sono due tipi di armadietti, le giocatrici con la classifica maggiore si accaparrano sempre gli armadietti più spaziosi, c'è anche un'area per lo stratching, un divano e un computer.

L'area di amministrazione del Melbourne Park, fuori dagli spogliatoi, è molto bianca: i muri sono bianchi e i pavimenti sono di un bianco lucente. E' piena di giocatori e allenatori che guardano gli schermi con gli ultimi risultati, spesso tu passi e senti qualcuno gridare "ooh!" dopo che un giocatore brekka l'avversario o un outsider vince una partita.

Occasionalmente, quando c'è un match davvero interessante, tutti si fermano e fissano gli schermi, mi ricordo che durante il match tra Sharapova e Pin lo scorso anno tutti si erano fermati a guardare perchè è stata davvero drammatica.

Un altro luogo adatto per spettegolare, o almeno circolano informazioni vere, è la stanza dove si tengono i meeting delle giocatrici del WTA Tour. Abbiamo avuto uno di quei meeting proprio nel weekend, ma questa è una storia che vi racconterò più avanti!

lunedì 14 gennaio 2008

Ana diary's from Melborune - parte 1

Weekend pericoloso!



E' una buona cosa che mio padre non sia qui con me, gli sarebbe venuto un attacco di cuore se avesse visto cosa ho fatto in questo weekend. Alla vigilia del torneo ho scalato sei piani di una scala provvisoria - sembrava più una scala a pioli - per giocare a tennis sulla vetta del tabellone dei punti del Melbourne Cricket Ground, più tardi sono stata nel mezzo del Collins Street, evitando i tram, per un servizio fotografico.

Seriamente è stato molto divertente e il rischio di infortunarsi era molto basso. Mi sento molto in salute ed eccitata dalla sfida che mi attende, mi sono allenata molto duramente a Sydney durante la pausa e penso di essere nella mia forma migliore, pronta qui a sostenere le condizioni più estreme.

Ho sempre amato venire in Australia - è il mio paese preferito - sono sempre venuta qui per Natale, o a Sydney o a Melbourne, dove c'è parte della mia famiglia. Questa è una delle tante cose che rendono per me speciale questo posto e questo torneo, avere mio zio e la mia famiglia qui che tifano per me è fantastico, e il mio preparatore atletico Scott Byrnes è Australiano.

La prima volta che sono venuta qui avevo 14 anni, per un torneo juniores. Il mio coach di allora, Eric Van Harpen, arrivò in ritardo, così io non avevo nessuno con qui allenarmi prima del torneo, così mio cugino Marko, a cui non importerà se dirò che è un pò un hacker, mi fece da allenatore per un pò di giorni prima del torneo. Alla fine vinsi il torneo, è stato il miglior coach che abbia mai avuto: insieme siamo imbattibili!

Andare nella casa della mia famiglia vicino a Mentone per un barbecue è sempre una delle cose migliori del mio viaggio, sono una persona molto attaccata alla famiglia, e per me rilassarmi in giardino con i miei amici, la mia famiglia e del buon cibo è una delle mie attività preferite. Questa è una delle cose che più della vita australiana.

Un'altra è la cultura della spiaggia; durante i miei periodi di allenamento a Sydney scendevo in spiaggia per colazione intorno alle 5.30 ogni mattino, ero affascinata da quanto fosse affollata, con persone che correvano, giocavano a pallavolo e facevano surf prima di andare al lavoro. Sono una persona a cui piacere essere impegnata la maggior parte del tempo, mi piace stare in posti isolati per rilassarmi di tanto in tanto, ma generalmente mi piace vedere le strade trafficate.

Se voi chiedete a chiunque nel tennis di nominare il loro Grande Slam preferito, credo che l'Australian Open sarebbe il più gettonato, è pieno di entusiasmo ed è l'inizio dell'anno, quindi tutto è possibile. Se tu hai avuto un brutto anno, è una grande opportunità per rimettere le cose a posto. Personalmente, per quest'anno il mio obiettivo principale è solo raggiungere la seconda settimana per la prima volta.

Ci tengo davvero molto a fare bene perchè è il mio torneo preferito e la mia città preferita. Nei due anni precedenti questo non mi ha aiutato mentalmente, sono una persona che si emoziona in fretta, e faccio sogni riguardo certi scenari. Davvero, devo smettere di fare questo. Fidavevi, quando i giocatori dicono che vogliono pensare "match-dopo-match", vi stanno dicendo la verità. So che sembra noioso, perchè tutti vogliono speculare riguardo ai possibili quarti di finale tra certi giocatori, ma come giocatrice, se tu guardi troppo avanti stai sbagliando.

Due anni fa mi sono sentita colpevole per questo, ho visto che il tabellone mi era favorevole e che avevo una possibilità di andare abbastanza avanti, dopo aver pensato questo non sono stata capace di rilassarmi, mi sono messa troppa pressione addosso e ho perso al secondo turno.

Posso dire onestamente che non ho nemmeno guardato il tabellone. So che qualcuno potrebbe trovarlo sorprendente, ma è una parte essensiale dell'idea di prendere un match alla volta. Sfortunatamente, tuttavia, è impossibile non scoprire chi potresti incontrare nei turni successivi, il tabellone è appeso al muro della locker room, e i giornalisti ti fanno domande al riguardo in conferenza stampa.

Sto fancendo del mio meglio per concentrarmi sono sul mio prossimo match, che è domani contro Sorana-Mihaela Cirstea. Non ho mai giocato contro di lei e ovviamente non è possibile scrutare una delle sue partite, quindi dovrò improvvisare.

Il modo in cui sono riuscita a fare bene al Roland Garros e a Wimbledon lo scorso anno è stato proprio pensare ad un match alla volta, se riesco a seguire quesat regola qui quest'anno, sono fiduciosa di poter andare avanti, sperando di giocare con alcune delle top player - i nomi non li voglio sapere!

sabato 12 gennaio 2008

Al via il primo slam

Dopo aver perso in semi per mano dell'Henin, ma riuscendo a vincere un set per la prima volta, Ana si appresta ad affrontare l'Australian Open da n°3 del mondo ma testa di serie n°4, mentre Jelena, che pare abbia recuperato dall'infortunio, sarà la testa di serie n°3, le nostre potrebbero quindi affrontarsi in finale, ma la strada per entrambe è molto lunga e tortuosa: sicuramente avrà il suo da fare Jelena, essendo capitata nel quarto di finale di Serenona, e nella parte alta, quella presidiata da Justine Henin, mentre Ana è nel quarto dell'altra Williams, ostacolo che pare insormontabile, ma se dovesse avvenire il miracolo la finale non sarebbe più un miraggio...

Nole purtroppo non potrà affrontare in finale Roger Federer perchè è dalla sua parte di tabellone, e per raggiungere la finale e puntare al titolo dovrà affrontare lo svizzero in semifinale, sarebbe comunque un grande risultato, ma ora Federer sembra ancora favorito (mi scuseranno i lettori, ma il primo amore non si scorda e il mio cuore sta con Roger...)

Un grande in bocca al lupo a tutti e tre, sperando almeno in una semifinale!

ps Ana, sul suo sito ufficiale e su un quotidiano Australiano, terrà un diario giornaliero per l'intero Australian Open, ovviamente vi terrò aggiornati!!!

martedì 8 gennaio 2008

Arrivano le prime ma sofferte vittorie della stagione

Riparte seriamente la stagione per Ana e Jelena, entrambe da Sydney, nonostante la seconda si sia infortunata in Hopman Cup ma abbia comunque deciso di continuare a giocare.

Ana vince con la osticissima Razzano, ma di nota positiva c'è solo la rimonta, perchè il giudizio sulla sua prova è molto negativo: il servizio è più precario dello scorso anno, i back che dovrebbero rompere il ritmo sono troppo corti e favoriscono un attacco (spesso vincente) dell'avversaria, mai un cambio di ritmo tipo palla corta e palla arrotata, ma sembre bordate di dritto (si sposta troppo e in maniera esagerata per voler colpire di dritto anche con i piedi dentro il corridoio di sinistra), unico miglioramento sono gli spostamenti, oggi non pareva più elefantina ma molto in forma fisicamente...I pugnetti servono a caricarsi (e non ho mai detto il contrario, anzi oggi non mi sono sembrati esagerati), ma la psiche già molto labile della Razzano è crollata da sola, non penso siano stati causati dai c'mon o dagli ajde della serba.

La Jankovic batte la Golovin, quindi l'infortunio non era così grave (come avevo azzardato nel suo topic), domani sarà dura contro la Vaidisova ma la ceca è troppo stupida tennisticamente per poter perdere con Jelena, a meno che la serba non sia molto menomata dall'infortunio, ma se così fosse farebbe bene a ritirarsi.

venerdì 4 gennaio 2008

Nole e Jelena sconfitti in finale



Dopo l'accertata contrattura al quadricipite, Jelena non è stata più in grado di giocare i singolari nè con Gisela Dulko, nè con Serena Williams in finale, ma se contro l'Argentina i due giovani serbi erano riusciti a portare a casa il doppio decisivo per l'approdo in finale, contro gli States non è andata bene, Nole non è riuscito a coprire tutto il campo lasciato vuoto da Jelena che non muoveva un passo...
La serba ha ripetuto più volte che giocando sta mettendo a rischio la carriera, ma che la voglia di giocare per il proprio paese è troppo forte, spirito patriottico sì, ma la salvaguardia della salute forse sarebbe più indicata per una che anela agli slam.

Non è cominciato affatto bene il 2008 per Ana, con la nuova racchetta e una mise a doc per le basse temperature di Hong Kong, si è presentata in campo per l'esibizione, ma in entrambi i match disputati è uscita sconfitta, prima in tre set da Elena Dementieva e poi sorprendentemente asfaltata da Shuai Peng, d'accordo, è solo un'esibizione e non c'è da allarmarsi, il vero test è la prossima settimana in quel di Sydney, però cominciare così non è mai buono...